sabato 11 giugno 2016

Marco Balzano, Il figlio del figlio (2010, 2016)

Sellerio pubblica questo piccolo capolavoro di Marco Balzano, Il figlio del figlio, già edito da Avagliano editore nel 2010.

copertine a confronto

http://sellerio.it/upload/assets/files/841,it,8784/6240-3.jpg

La copertina di Avagliano presenta un'immagine ricorrente nei romanzi di Balzano, un ricordo autobiografico dell'autore il nonno che porta in bicicletta il nipote, lo conduce metaforicamente per le polverose strade della Puglia in Il figlio del figlio, realmente per la periferia milanese in L'ultimo arrivato. Il nonno procede sicuro nel suo viaggio nel passato e porta con sè il nipote alla ricerca della propria identità e di radici perdute. I due sono sulla strada, insieme, sono complici (ed escludono la generazione intermedia, il figlio di uno, il padre dell'altro). C'è una strada già tracciata, illuminata da uno squarcio di cielo: è la speranza di tagliare con il passato per poter costruire un futuro. Ne L'ultimo arrivato, Nino, ormai anziano, porta il nipotino a vedere l'alveare per ritrovare una speranza nel suo stesso futuro, una stella cadente che passa nell'ultima pagina del libro.

La copertina di Sellerio, invece, mette al centro la casa che nonno, padre e figlio vanno a vendere a Barletta: è una casa in rovina, ormai non più abitabile, la casa in cui il nonno è vissuto, il padre è nato, il figlio è tornato per le vacanze. La casa che ora deve essere venduta. Radici da scoprire, da scordare, con cui rappacificarsi: una casa è pur sempre una casa, anche quando cade a pezzi, anche quando fa troppo male sentirsi come estranei.

La strada, la casa: due immagini per un bellissimo romanzo.

 

Nessun commento:

Posta un commento